- K. Venceslas V. Manfredi, I Celti In Italia, Mondadori 2000.
La vita, i modi , i costumi dei nostri antenati. Sono passati solo un po’ di secoli tra noi e loro, dal punto di vista evoluzionistico sono molto vicini, ma nella loro conduzione di vita risultano estremamente lontani. Noi messi nelle loro condizioni forse saremmo uguali. È per questo che l’indagine sui loro modi di vita ci può aiutare a conoscere di più noi stessi.
“Da sempre ritenuti barbari feroci, gretti e per questo privi di qualsiasi cultura i Celti sono alla base del nostro tessuto etnico, insieme naturalmente ad Etruschi e Latini … Gli autori ci fanno capire che anche i Celti erano un popolo evoluto, che costruiva città e coniava monete, che aveva una propria cultura e propri usi e costumi caratteristici, non meno affascinanti e sviluppati rispetto a molte altre popolazioni mitteleuropee.”
Singolari alcuni aspetti: combattevano nudi con una collana al collo, avevano una religione senza statue ne templi e ne dei, facevano sacrifici umani, avevano capelli lunghi e baffi, carnagione chiara, occhi azzurri, statura alta, erano eccezionali combattenti ma si stancavano presto. In battaglia assumevano aspetti orribili e le loro grida di battaglia incutevano spavento, mozzavano le teste dei nemici e le esibivano come trofei (segnalo per inciso come nel libro di Luca Jourdan, Generazione Kalashnikov. Un antropologo dentro la guerra in Congo, Laterza (2014), il combattere nudi, dilaniare i corpi dei nemici e assumere aspetti orribili in battaglia, siano caratteristiche simili dei combattimenti effettuati dai ribelli nel Congo). - Winterling Aloys, Caligola. Dietro la follia, Laterza 2005.
Gli storici molto sbrigativamente lo hanno definito un pazzo per la crudeltà e le azioni perpetrate. In realtà, questo libro indagando con intelligenza, rivela come i comportamenti “ strani” erano dovuti alle esperienze traumatiche infantili. Aveva subito lo sterminio della sua famiglia da parte dell'imperatore Tiberio e in età preadolescenziale e più dovette crescere alla sua corte imperiale a Capri, da ciò derivò un disprezzo della classe nobiliare romana considerata adulatrice e all’occorrenza traditrice e meschina. Per questo umiliò, prese in giro i nobili e li terrorizzò, arrivando a far senatore il suo stesso cavallo. Non si fidava di nessuno. “Beveva perle dissolte nell'aceto e mangiava cibi cosparsi d'oro, con feroce crudeltà infieriva sui senatori romani, teneva un bordello nel proprio palazzo e non si asteneva dall'avere una relazione incestuosa con la sorella. Convinto di possedere natura sovraumana, impose ai suoi contemporanei di onorarlo come un dio. Gli storici antichi hanno dato a tutto questo una spiegazione: era pazzo. Ma le cose, spiega Aloys Winterling, ordinario di Storia antica e Antropologia storica all'università di Friburgo, sono molto più complicate”. - Eva Cantarella - A Cena Con Gli Antichi, Corriere della Sera 2013.
“Dal simposio greco (per certi versi una sorta di happy hours con alle volte aspetti piccanti) alla cena romana di Trimalcione. Il banchetto come rito o come momento di svago e piacere. Due grandi civiltà a confronto sul cibo. Una grande studiosa dell’antichità ricostruisce con sapienza il gusto e la quotidiana vita culinaria.”
Ecco un esempio di quello che mangiavano: insalate crude, lattuga, erbe di campo, erba cipollina, porri e asparagi, funghi, lumache, crostacei, pesci in salsa piccante,uova sode, formaggio, tonno essiccato, mammella di scrofa in salsa di tonno, aglio. Il tutto condito con abbondante mulsum, un vino aromatizzato con il miele avente proprietà digestive. Poi sardine sott’olio, salamini lucani, ricotta, piatti a base di carne, pesce e selvaggina, uva, pere, mele, fichi, olive, bietole, cetrioli e tante altre cose appetitose ...” - Bart Ehrman, I Cristianesimi perduti.Apocrifi, sette ed eretici nella battaglia per le sacre scritture, Carocci 2005.
Bart Ehrman, Gesù non l'ha mai detto. Millecinquecento anni di errori e manipolazioni nella traduzione dei Vangeli, Mondadori, 2007
Questo è un grande autore che scrive nel suo settore dei grandi e godibili libri. Per chi desidera approfondire i temi biblici e i primi momenti della storia della chiesa può trovare sicuramente in queste pubblicazioni un’indagine precisa.
Nel primo libro vengono presi in esame le diverse forme di cristianesimo dei primi secoli della chiesa, molte delle quali furono successivamente tacciate di eresia. Esse “si fondavano su scritti che convalidavano le loro affermazioni, libri attribuiti ai seguaci stessi di Gesù. L'indagine archeologica moderna ha recuperato un certo numero di testi-chiave e queste scoperte spettacolari, come mostra Ehrman, rivelano una grande diversità religiosa.”
Il secondo libro (purtroppo presentato con un titolo ingannevole) presenta con cognizione di causa la filologia del Nuovo testamento. Poiché la bibbia è stato un libro molto copiato nei vari codici si trovano anche tantissime varianti (ma niente di scandaloso) dovute a diversi fattori, alle volte derivati da semplici errori di copiatura.
La lettura di questi libri consentirà un valido approccio al testo biblico, consentendo al lettore di abbandonare le sciocche e strampalate ipotesi da “codice da Vinci”. Emergeranno pure tantissimi interrogativi che lasceranno il lettore in una situazione di nuova ricerca, la situazione in cui la maggior parte degli esseri umani è immersa.
Saluti Giuliano Mazzocco
COOKIE POLICY
PRIVACY POLICY
0 Commenti
Lascia una risposta. |
In questo blog vengono presentate recensioni e tematiche di rilevanza culturale, corredate da citazioni documentate, nella speranza di favorire la conoscenza, la riflessione, nonché la ricerca, in un’ottica di servizio alla persona.
Archives
Dicembre 2019
Categories
|