Testo di riferimento: Tiziana canestri, Inclusione: l'interazione tra nuove tecnologie e didattica, Kindle edition.
Il testo in questione mette in evidenza l’uso delle nuove tecnologie per affrontare il tema dell’inclusione. Tra le tante cose segnalate meritano sicuramente attenzione i programmi di sintesi vocale che utilizzano la tecnologia text too speech, per aiutare i dislessici. Il libro riporta quanto emerge da “M. Peroni, La sintesi vocale come strumento compensativo per i soggetti con dislessia: quali effetti?, in Dislessia, vol. 3, Erickson, Trento, 2006”. Dalle ricerche effettuate, questo ausilio ha dimostrato essere lo “strumento compensativo” più performante per i dislessici. Un utilizzo costante e duraturo ha messo in evidenza miglioramenti consistenti nella comprensione di un testo rispetto a una lettura silente, e a una lettura ad alta voce da parte di un lettore umano. I programmi di gestione della sintesi vocale hanno il vantaggio di mantenere il testo visibile nello schermo e di permetterne l’evidenziazione sincronizzata delle parole che vengono pronunciate in una sorta di “effetto Karaoke”. Secondo gli studi di Higgins e Raskind (riportati da tale Peroni) si esercitano e vengono rafforzati “implicitamente le abilità di lettura poiché le persone seguendo la lettura con gli occhi da un lato leggono con la sintesi e dall’altro non perdono il segno aumentando i livelli di comprensione del testo.” In tale maniera si sfrutta il canale uditivo dell’utente insieme a quello visivo. Inoltre l’utilizzo di questi programmi, avrebbe dimostrato che lo studio sarebbe meno faticoso e stressante, favorendo così una maggiore riuscita degli studenti e di conseguenza diventando elemento di contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico. Per le persone senza difficoltà di lettura, il pregio di questi programmi di sintesi vocale è di aumentare notevolmente la velocità di lettura. All’inizio ci vuole un po’ di adattamento ma poi una volta che esiste un certo allenamento si comincia viaggiare a velocità impensabili e diventa oltretutto divertente perché in breve tempo si riescono a leggere moltissimi testi. Quello che sorprende poi è che a un certo punto ci si accorge che il visivo è di gran lunga più veloce del canale uditivo. Non tutti i testi comunque possono avere una velocità di lettura veloce a causa dello stile di scrittura dell’autore e il tipo di argomento. Sono ormai diversi anni che questo tipo di tecnologia è disponibile e si spera tanto che il suo uso possa trovare sempre più spazio. A tal proposito, in questo sito già fin dall’inizio della sua pubblicazione è stato segnalato un programma free che si chiama Balabolka. In rete è facilmente reperibile. Necessita di essere accompagnato anche dalla istallazione di “voci”. Per fare questo si cerchino su youtube i tutorial dedicati che spiegano come fare. Ricordo ora al lettore le principali caratteristiche:
Saluti Giuliano Mazzocco. COOKIE POLICY PRIVACY POLICY La bugia e la menzogna nella vita quotidiana degli uomini, alcuni spunti. Prima parte Testo di riferimento: Ian Leslie - Bugiardi nati. Perché non possiamo vivere senza mentire (2014).
Film di riferimento: Il primo dei bugiardi (The Invention of Lying) 2009 scritto e diretto da Ricky Gervais (https://www.cb01.uno/il-primo-dei-bugiardi-2009/ ). Non sempre siamo in grado di accettare e sostenere la realtà così come ci appare. L’individuo per favorire l’adattamento di se stesso alla vita e alle sue esigenze (alle volte terribili), è dotato come di un filtro, percepisce solo una parte di tale realtà e/o la ricostruisce a suo modo. Questa è la tesi sostanziale del libro citato sopra. Dice il testo di riferimento: “Le scoperte fatte ribaltano completamente i nostri vecchi preconcetti sul mentire. Quando ho cominciato a occuparmi di questo argomento pensavo che l’umana tendenza a mentire fosse una sorta di errore di progettazione destinato un giorno a essere eliminato; ho scoperto, invece, che questa tendenza è stata tra i motori evolutivi della nostre specie. Credevo di saper riconoscere un bugiardo; mi sbagliavo. Consideravo il mentire come un segno di instabilità mentale, ma ho scoperto che i bravi bugiardi tendono a essere persone più equilibrate della maggior parte di noi. Credevo di essere sempre sincero con me stesso; nessuno di noi lo è. Ho scoperto che ingannare se stessi è una necessità, piuttosto che un problema, e che porta ad avere successo nel lavoro, una salute migliore, rapporti più felici con gli altri. Ho imparato che se ci tolgono le nostre menzogne ci ammaliamo o cadiamo nella depressione e nella follia”. Sono parole forti. Cosa ne pensa il lettore? Se siamo immersi in un mondo di bugie che cosa dobbiamo pensare di noi stessi, degli altri e del mondo che ci circonda? Vengono messi ora in evidenza alcuni fatti che invitano a riflettere in tal senso.
https://www.youtube.com/watch?v=Xvi1YOrE1I0 https://www.youtube.com/watch?v=HETkOoh4Rrs https://www.youtube.com/watch?v=VyYqZJZ2TsA
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Febbraio 2022
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