Quale cartello dice il vero? Sforzati, datti da fare, controllati, smettila di…, non mangiarti le unghie, mangia un po’ di più che sei magra, impegnati, hai la tremarella ma dai non aver paura. Panico, fobie, fissazioni, ossessioni, paura di essere malato, paura dei volatili, su con la vita non essere triste, questo e tanto altro puoi approfondire nei libri di Giorgio Nardone in particolare ti segnalo questi due:
Ci sono diverse correnti in psicologia, di solito la più conosciuta è la psicanalisi. Sono approcci diversi di vedere il comportamento umano. La terapia breve di Giorgio Nardone è un modo singolare di affrontare le questioni. Si privilegia il paradosso, l’esagerazione delle difficoltà, la saggezza spicciola, lo stratagemma, in una sorte quasi di terapia canzonatoria dei problemi comportamentali umani. L’autore è docente presso l’università di Siena ed autore di numerose pubblicazioni. Per maggiori informazioni basta visitare la pagina wikipedia all’indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Nardone Sono libri che costano oltretutto molto poco. L’unico peccato è che finiscono troppo in fretta, come quando davanti a te c’è un piatto di spaghetti con le vongole e tu non hai nemmeno tempo per respirare. Saluti Giuliano Mazzocco Siamo abituati a leggere la storia dal punto di vista della conquista e della gestione del potere, sembra che la storia giri intorno alle guerre, alle battaglie e a chi comanda. Un libro insolito analizza lo sviluppo dell’uomo a partire dai suoi sviluppi alimentari: Tom Standage, una storia commestibile dell'umanità, Codice edizioni, Torino 2010. Si sarebbero potuto combattere le grandi guerre del passato se gli uomini fossero rimasti raccoglitori e cacciatori? Cosa ha comportato lo sviluppo dell’agricoltura? Chi coltivava il cibo? Un ettaro di terra produceva mediamente in Italia circa 12 quintali di frumento ad inizio del 1900, ora la produzione arriva anche a 60 o di più. Di chi è il merito? Potrebbe la terra dare sostentamento a tante persone senza i concimi attuali e le tecniche agricole di adesso, senza quella che viene chiamata la rivoluzione verde? Interessante e sorprendente è la storia che riguarda il commercio delle spezie. Ci furono guerre e battaglie intorno a questo commercio e fu ridefinito il mondo politico di allora. La città di Venezia è nata e ha prosperato intorno a questa attività (“il carico di una sola galea veneziana era degno di un riscatto reale”). Che dire poi dell’avvento del mais e della patata? È un libro che fa riflettere perché svela i retroscena di ciò che è alla base dello sviluppo della civiltà umana e pone molti interrogativi. Alcune osservazioni ti lasciano di stucco. Eccone alcune: 1. Dagli esperimenti fatti dagli antropologi , era meno dispendioso in termini di tempo essere cacciatori raccoglitori piuttosto che agricoltori. Per quale motivi gli uomini hanno adottato una tecnica più svantaggiosa? 2. L’agricoltura non è naturale ma contro natura. Ha cambiato il mondo e ha modificato l’ambiente più di qualsiasi altra attività umana. 3. Ha causato una deforestazione enorme e una distruzione ambientale grandissima comportando lo spostamento di flora e fauna a migliaia di chilometri dai loro habitat originari. 4. Se venisse inventata oggi, l’agricoltura sarebbe vietata. Eppure, nonostante tutte le sue colpe, è alla base della civiltà così come la conosciamo. 5. Senza i fertilizzanti attuali che sono alla base della rivoluzione verde, per cui si produce sette volte tanto quanto era prodotto una volta, la terra potrebbe dare sostentamento a sette miliardi e mezzo di persone? Insieme a questo libro è interessante leggersi “100 domande sul cibo” ( Esso si interroga su ciò che mangiamo , sulle varie adulterazioni e sofisticazioni degli ultimi anni, sulla sostenibilità ambientale dei cibi. Interessante è la resa per ettaro delle varie coltivazioni e il numero delle persone che possono essere nutrite in base ai tipi di raccolti nonché il bisogno idrico per portarli a maturazione. Poi pone la questione della ricerca ogm e il fatto che potrebbe essere possibile in un futuro “coltivare” delle bistecche in laboratorio senza quindi ricorrere alla necessità di uccidere animali. Anche se ciò avvenisse il problema della salubrità rimarrebbe. Infatti quale sarebbe il brodo di coltura con cui si “nutrirebbero” queste bistecche di laboratorio? Precedentemente il libro spiega che ricerche scientifiche hanno dimostrato che la medicina omeopatica è più potente di quella allopatica. Ciò significa che il nostro corpo riesce a rilevare una goccia di una sostanza diluita in un lago. La prospettiva quindi di una bistecca sintetica diventa piuttosto inquietante. Buon appetito! Che dire? Due letture ch Se scrivete sulla casella di ricerca di youtube la stringa “strumenti di tortura” e cintura di castità”troverete una notevole quantità di filmati ove inevitabilmente la chiesa è sempre la responsabile di tutto. Non la pensa così il libro molto bello che vi consiglio di leggere : Piero Angela Alessandro Barbero, Dietro le quinte della storia La vita quotidiana attraverso il tempo, Rizzoli 2012. Ecco alcune piccole citazioni sulla cintura di castità e sugli strumenti di tortura: "Studi medici accurati, però, dimostrano che per ragioni igieniche è impossibile portare un attrezzo del genere senza ammalarsi gravemente. Per cui possiamo immaginare che al massimo siano stati fatti degli esperimenti, niente di più. Non è mai stato un oggetto di uso comune, e comunque è comparso solo dopo il Medioevo”. “ANGELA Ma allora, tutte le cinture di castità che si vedono nei musei?” “BARBERO Sono dei falsi. Come gli strumenti di tortura che riempiono, anche loro, musei e castelli. È tutta roba fabbricata nell’Ottocento. Allora il Medioevo era di moda, e piaceva immaginarlo come un’epoca truce, sinistra, barbarica. I collezionisti pagavano bene, e i falsari si sono messi al lavoro. Del resto, i musei più seri ormai se ne sono accorti. A Londra, al British Museum, fino a un po’ di tempo fa era esposta una cintura di castità. Un bel giorno l’hanno tolta, e non se ne è più saputo niente.” Saluti Giuliano Mazzocco “Up to May 1868 all hangings were carried out in public and attracted large crowds who were at least supposed to be deterred by the spectacle, but who more probably went for the morbid excitement and the carnival atmosphere that usually surrounded such events. The modern expression Gala Day is derived from the Anglo-Saxon gallows day.” Breve citazione presa dal sito: http://www.capitalpunishmentuk.org/hanging1.html La traduzione con google translate è questa: “fino a maggio 1868 tutti impiccagioni sono state effettuate in pubblico e attirato grandi folle che erano almeno dovrebbero essere scoraggiati dallo spettacolo, ma che più probabilmente sono andati per l'eccitazione morbosa e l'atmosfera carnevalesca che solitamente circondato tali eventi. L'espressione moderna Gala Day deriva dal anglosassone forca giorno”. La stessa notizia e gli stessi concetti vengono riportati nel libro: Colin Wilson, Storia criminale del genere umano, Newton & compton editori 2008. L’autore in tale libro sostiene che gli uomini sono più attratti o qualsivoglia incuriositi dalle cose negative e malvagie. Lo so è una discussione vecchia come il mondo quella che riguarda la bontà o la malvagità degli uomini, però a me ha suscitato molto disappunto scoprire una tal cosa. L’autore del libro sostiene inoltre che nel corso del tempo i delitti sono stati caratterizzati secondo la scala dei bisogni di Maslow. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Maslow%27s_hierarchy_of_needs.svg https://en.wikipedia.org/wiki/Maslow%27s_hierarchy_of_needs Vale a dire che tra quelli che sceglievano la strada negativa per soddisfare i loro bisogni inizialmente lo facevano per bisogni fisiologici e poi sono passati a motivazioni più in alto nella scala. Se una volta si uccideva per sopravvivere successivamente si è passati all’atto criminale per motivi sessuali, poi per essere qualcuno di famoso ecc. Alcune domande che scaturiscono da queste poche parole sono :
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Febbraio 2022
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