Un autore e un libro di saggistica tra i più belli che ho letto in questi anni: Martin LIndstrom,Small data. I piccoli indizi che svelano i grandi trend. Capire i desideri nascosti dei tuoi clienti, Hoepli 2016. Video: link e tanti altri sul web. Small data, ovvero l’importanza dei piccoli indizi per scoprire che cosa sta veramente a cuore alle persone. Un libro per tutti, commercianti, politici, insegnanti, dirigenti scolastici, preti e chiunque voglia conoscere e capire la gente e in ultima analisi se stesso. A dodici anni una malattia lo pose in uno stato di isolamento per mesi senza potersi muovere, durante questo periodo per passare il tempo imparò ad essere attento ad ogni minimo dettaglio della vita di ospedale, chiedendosi il perché di certi rumori, andature di persone, timbro di voce, modo di reggere le cose e tanto altro. Quando uscì dall’ospedale ebbe il senso che nessuno mai avesse compreso gli esseri umani meglio di lui. Perché il paziente tal dei tali rovescia sempre il bicchiere dopo avere bevuto, perché l’infermiera oggi parla con voce roca? Compiva centinaia di osservazioni tutto il giorno, che poi archiviava nella sua mente, e a cui poi successivamente cercava di dargli un senso. E di cose ne ha scoperto davvero tante, tanto da cambiare le sorti di aziende che erano in via di fallimento. Agli inizi degli anni ’90 la Lego era in crisi e stava meditando di semplificare le sue costruzioni, fu il suggerimento di Lindstrom che la portò a imboccare una strada diametralmente opposta. Dall’attenzione posta sul comportamento di un ragazzino appassionato di skateboard arrivò alla conclusione che le costruzioni dovevano diventare una sfida, dovevano essere difficili, tanto da far stupire le persone una volta realizzate; dovevano diventare un orgoglio e una conferma di essere validi, perché ciò di cui avevano bisogno gli utenti era quella di consolidare la propria autostima, la propria reputazione. La Lego si risollevò arrivando addirittura a superare il fatturato della Mattel, uno dei colossi nella produzione di giocattoli. Per quanto insignificante possa apparire un dettaglio molte volte nasconde un significato. Le domande che Martin costantemente si fa sono: A cosa aspira la gente? Come si formano i gruppi di persone? Cosa distingue una cultura dall’altra? Quali desideri profondi vengono negati in un determinato contesto sociale e che cosa potrebbe fungere da surrogato? I piccoli dettagli (small data) si possono trovare dentro a un cestino, in un armadietto, in un album fotografico, nelle cose insignificanti della vita di tutti i giorni, anche nella posizione di un rotolo di carta igienica, per assurdo. L’unione di più dettagli insignificanti insieme a idee e osservazioni provenienti da tutto il mondo danno vita alle fondamenta di un futuro brand o business. Lui è alla ricerca del “desiderio” delle persone, quella cosa che, in qualche modo quella cultura o quel posto reprime. Il desiderio è un a tensione irrisolta che motiva il comportamento delle persone anche in modo inconsapevole. Il desiderio si manifesta centinaia di volte al giorno, in moltissimi modi. Può essere desiderio sessuale, fame di cibo, voglia di trasgressione, desiderio di rivaleggiare oppure di sentirsi parte di un gruppo e tante altre forme. In nome del desiderio ogni giorno facciamo una serie enorme di azioni, ci rasiamo, ci vestiamo in un certo modo, spendiamo, ci indebitiamo, rischiamo o ci facciamo del male. In tutto il mondo, ogni cultura ha i suoi desideri e le vie di fuga. I brasiliani vanno in spiaggia, gli americani al centro commerciale, gli inglesi alle partite di calcio. Se siete in Arabia Saudita la fuga può essere in Oman. Se siete in Oman volete andare a Dubai. Se siete a Dubai vorreste essere a Londra. Londra sogna l’Andalusia o la Costa Azzura. L’uomo in qualunque posto si trovi si sente mancante di qualcosa. Ci manca sempre qualcosa… Saluti Giuliano Mazzocco I commenti sono chiusi.
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Febbraio 2022
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