Paola Liberace, Contro gli asili nido. Politiche di conciliazione e libertà di educazione, Rubbettino 2009.

Le ricerche condotte nella ex Germania dell’est, ove erano presenti in numero elevato gli asili nido, secondo il libro citato sopra, hanno dimostrato ripercussioni negative, dovute alla precoce e drastica separazione dal contesto famigliare. Un tale tipo di accudimento dei bambini ha lasciato segni indelebili sulle loro coscienze, che si manifesta in una immatura capacità relazionale.
Sono stato colpito dalla lettura di questo libro e in particolare da quanto detto sopra. Attualmente si vorrebbe aumentare il numero dei posti negli asili nido, per consentire alle madri di ritornare a lavoro nel minor tempo possibile. È davvero la scelta giusta? In nome di quali principi si fanno queste scelte? Forse dell’efficientismo, dello statalismo o del femminismo? Ricordiamoci che la prima infanzia pone le basi della maturazione complessiva della persona.
Lascio al lettore le considerazioni opportune sulle eventuali politiche famigliari da implementare.
Saluti Giuliano Mazzocco
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