Giorgio Nardone, Gli errori delle donne (in amore), Ponte alle Grazie 2010. Ho già presentato due libri che si rifanno a Giorgio Nardone, il pensiero è sempre quello: molte volte ripetiamo ostinatamente certi comportamenti nella speranza che prima o poi ci vada nel verso giusto. Il problema è che un comportamento simile in psicologia si chiama nevrosi. Una volta sui chewing-gum quando ne scartavi la carta protettiva c’era un foglietto che poteva fartene vincere un’altra ma molte volte la scritta era : “ritenta e sarai più fortunato”. Noi molte volte a livello inconscio secondo l’autore ci comportiamo similmente. In questo libro, che come gli altri sono troppo interessanti e veloci per non essere letti, l’autore riporta tutta una serie di casi di persone che si sono innamorate delle persone sbagliate. Non c’è sufficiente riflessione intorno a questi temi. Se c’è una maturità da acquistare nel diventare autonomi e gestire se stessi perché non ci deve essere una maturità da far crescere anche in campo affettivo. Certi pensano che si deve lasciare tutto al caso perché l’amore non si comanda. Ok! Bisogna però poi accettare le “fregature” e le delusioni che possono arrivare. Questo libro me ne ricorda un altro che ha avuto molta diffusione: Robin Norwood, Donne che amano troppo, Feltrinelli 2004. Anche se si ha una certa età non è mai troppo tardi per capire se stessi e gli altri nei comportamenti che si attuano. Giuditta II di Gustav Klimt, 1909, Venezia, Galleria internazionale d'arte moderna.[1] https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AGustav_Klimt_038.jpg Gustav Klimt [Public domain], via Wikimedia Commons from Wikimedia Commons C’è una sorta di copione come quello che si recita a teatro che è alla base di certi azioni reiterate e non a caso un grande psicologo come Moreno basava la sua terapia psicologica proprio attraverso il teatro. Ecco allora i copioni della fata , della bella addormentata, di colei che ricerca il principe azzurro, della baciatrice di rospi, della seduttrice, l’amazzone, la camaleontica, la strega, la braccatrice, la crocerossina, la moralista, la manager, la traghettatrice, ecc. Copioni che che trovano applicazione in entrambi i generi. Riguardo al libro della Norwood, l’autrice racconta di essersi sempre innamorata delle persone sbagliate. Lei si domanda come mai mi sono sempre innamorata di scapestrati, ubriaconi e gentaglia varia che mi ha fatto soffrire enormemente? Lei dice che era giovane e bella corteggiata da diverse persone ma quelle per bene e con buon senso non riuscivano a farla innamorare; lei le trovava enormemente noiose. Invece i figuri loschi e schifosi inducevano in lei una frenesia smodata. La risposta al suo comportamento si rifà alla teoria psicanalitica dell’assenza del padre durante l’infanzia. Secondo lei il fatto di avere un padre ubriacone che la trascurava era all'origine della sua attrazione per persone problematiche. Cercava in loro il riscatto per il mancato amore paterno durante il periodo dell'infanzia. Il monito è quello di fare i conti con se stessi e cercare di fare scelte più attinenti alla realtà. Sono due libri importanti scritti da autori provenienti da scuole di pensiero diverse ma entrambi portano a riflettere sulla tematica dell’amore. I commenti sono chiusi.
|
Archives
Febbraio 2022
Categories
|