Attualmente è in corso un periodo “salutistico” con un sacco di pubblicazioni che invitano a mangiare cibi sani, possibilmente coltivati biologicamente, senza additivi e senza tracce di pesticidi. Che ci sia qualcosa che non va in giro è davanti agli occhi di tutti. Abbiamo tantissime persone che si ammalano e per lo più di malattie molto brutte che una volta erano quasi sconosciute e poco diffuse come il cancro e le malattie neuro degenerative (Parkinson, alzhaimer, Sla). Che cosa sta succedendo? Come mai un così alto livello? Qualcuno dice che una volta si campava di meno e così tante malattie rimanevano nascoste. Altri dicono che l’alimentazione con cibi trattati industrialmente porta inevitabilmente ad accumulare tossine nel nostro organismo. Altri ancora dicono che lo sviluppo economico ha stravolto il modo di alimentarsi favorendo cattive abitudini come l’assunzione di troppa carne e di cibi ad alto valore glicemico che favoriscono l’aumento del peso e l’insorgenza di malattie connesse tipo il diabete, l’ipercolesterolemia, le artrosi e via discorrendo. Io nel mio piccolo rilevo che aumentano i casi di ragazzi a scuola con difficoltà di vario genere, problemi respiratori, cefalee, disturbi gastrointestinali, sindromi varie e non da ultimo il sempre più diffuso ADHD. Purtroppo la medicina non sa rispondere al perché di tante malattie e molte volte ricorre solo ai soliti consigli precauzionali, i quali sono il mangiare di meno e una dieta più equilibrata. Forse una risposta può essere nel non conoscere gli effetti di tutte le molteplici molecole chimiche prodotte in questi anni a cui il corpo dell’uomo viene esposto per la prima volta nella sua storia evolutiva anche se in piccolissime dosi. Un libro citato in un precedente post ( Carnazzi Stefano, Cento domande sul cibo. Manuale di sopravvivenza tra il supermercato e la tavola, Edizioni ambiente , Milano 2009 ) dice che la medicina omeopatica ha dimostrato essere più efficace di quella allopatica sebbene il principio “guaritore” è paragonabile all’azione di una goccia di veleno all’interno di un grande lago, e nonostante questa bassissima percentuale il nostro organismo si dimostra sensibile. Due libri ( Bressanini Dario, Le bugie nel carrello. Le leggende e i trucchi del marketing sul cibo che compriamo, Chiarellettere 2013; Bressanini Dario, Pane e bugie, Chiarelettere 2013) un po’ in controtendenza stimolano la nostra attenzione sui raggiri che ci possono esserci nella nostra spesa quotidiana e ci invitano ad essere più oculati. Ora riporterò diverse osservazioni e puntualizzazioni dei suoi libri. A te caro lettore sono lasciate le considerazioni e le riflessioni.
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Febbraio 2022
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